Il nostro metodo
In cosa consisteLa ventenale esperienza maturata attraverso lo studio e l’applicazione delle metodiche naturali e di medicina integrata, nonché il continuo e costante aggiornamento, mi ha consentito, al fine di migliorare l’approccio terapeutico, di creare un’integrazione tra queste discipline che mirano “olosticamente” alla “causa”.
Partendo dal principio che le metodiche terapeutiche di medicina convenzionale sono sintomatologiche cioè mirano, come dice lo stesso nome, al sintomo che il paziente riferisce e cercano, attraverso la farmacologia e la chirurgia, di risolverlo.
Le tecniche di medicina alternativa hanno lo scopo di individuare la causa che ha generato il quadro sintomatologico e, attraverso tecniche il meno possibile invasive, lavorare affinchè esso si esaurisca per non presentarsi più.
Il nostro metodo è nato per dare al paziente il meglio della naturopatia agendo sia nei Trigger Points che nei punti riflessi, secondo i dettami della Medicina Tradizionale Cinese, al fine di migliorare al massimo l’efficacia dell’intervento terapeutico.
Ma le motivazioni principali che mi hanno indotto a sviluppare questo metodo sono legate alla necessità, sentita tanto dai pazienti quanto dai terapeuti, di adottare trattamenti personalizzati ed efficaci, che non trascurino, come purtroppo oggi accade sempre più spesso, gli elementi sintomatici e psichici che si fondono nell’unità “uomo”.
Spesso mi sono soffermato a pensare sulla ricchezza di sfumature e quindi delle capacità di adattamento della terapia, che sono vastissime, a seconda delle necessità, agendo direttamente con il contatto manuale e con quello impalpabile, ma altrettanto essenziale, appartenente al “piano relazionale”.
Come Osteopati-Chiropratici sappiamo quanto sia importante l’effetto della “manu-terapeutica” (senza voler usurpare il ruolo della medicina convenzionale) sui nostri pazienti.
E’ nostra quotidiana esperienza ricevere apprezzamenti gratificanti da chi si affida a noi per un rapporto che si fonda sulla professionalità e sulla capacità tecnica, ma anche sulla fiducia ed il senso di sicurezza che sa infondere il chiropratico.
In questa parte del sito è mio indendimento approfondire alcune tecniche di provata validità che prediliggo e di cui abbiamo già parlato in altre pagine e sulle quali vorrei soffermarmi ulteriormente.
Prof. Giancarlo Pasca
Chiropratico – Osteopata
Trattamenti:
-Chiropratica
– Osteopatia
– Posturologia
– Infrafit:
Dimagrimento localizzato
Ossigeno-ozono terapia
– Fisioterapia
Correzione anatomo funzionale del rachide vertebrale e delle articolazioni con conseguente remissione del dolore delle contratture e del disagio psicofisico.
Trattamento delle lombalgie, sciatalgie, cervicalgie, discopatie, deviazioni del rachide e sindromi correlate.
Ossigeno-ozono terapia:
L’ozono medicale, cioè la miscela di ossigeno-ozono, sta diventando una validissima arma, nell’attività CHIROPATICA – OSTEOPATICA per due motivi:
1. Perché è ormai accertato che non ha effetti collaterali.
2. Ha delle proprietà che in certi casi sono insostituibili.
A seconda del modo di somministrazione, della concentrazione e del volume, la miscela ossigeno-ozono ha:
- azione antisettica
- azione agevolante la circolazione periferica con conseguente miglioramento della perfusione di O2 – O3 ai tessuti.
- azione antinfiammatoria dovuta alla diminuita produzione di prostaglandine agendo ali’ ac. arachidonico ( ac. grasso insaturo ),
- azione antidolorifica dovuta sia alla ridotta sensibilizzazione delle terminazionì nervose in seguito alla diminuzione della produzione delle prostagiandine sia al fatto che l’inoculazione viene fatta nei punti dolorosi ( trigger points ) agendo pertanto come riflessoterapia.
- azione immunoregolatrice. E’ risaputo che l’ozono a basse concentrazioni è immunosoppressore.
Oggi le citochine sono considerate le responsabili della insorgenza di certe patologie come l’artrite reumatoide, l’osteoporosi, artriti settiche, le neoplasie.
Persino si sospetta la loro partecipazione nell’insorgenza dell’artrosi e delle ernie discali.
Poiché l’ozono accelera la produzione delle citochine da parte dei mononucleati, si comprende la sua importanza nel trattamento delle patologie sopracitate.
I diversi modi di somministrazione della miscela ossigeno-ozono ( per via indovenosa, endoarteriosa, esterna, grande e piccola autoemo ) ormai standardizzati, la presenza di una estesa bibliografia proveniente da una pluriennale esperienza mi hanno reso un tenace sostenitore e praticante di questo metodo terapeutico.
La mia esperienza come OSTEOPATA nel campo dell’ossigeno-ozono terapia, è stata molto soddisfacente, avendo trattato più di 750 casi con risultati eccellenti e a volte sorprendenti.
Ginocchio:
E’ la più frequente sede di infiammazioni. Se la causa è traumatica bisogna somministrare la miscela nell’articolazione, mentre quando si tratta di artrosi o di artrite, la somministrazione viene fatta sia intra che extra articolare, Quando c’è idrartro il liquido viene evaquato prima della somministrazione.
Ho ricevuto eccellenti risultati in casi di dolore post-operatorio, infiammazioni settiche, artrite reumatoide e psoriasica con miglioramento contemporaneamente delle manifestazioni cutanee.
Nel caso di artrite psoriasica i rislutati sono migliori se alla terapia locale si associa una terapia generale con piccola o grande autoemo.
Anca:
Sinovite del grande trocantere OA, allo stadio iniziale ed avanzato.
Spalla:
Artrosi delle acromioclavicolare, sinovite sottocromiale. Si inietta nel punto del dolore e/o intrarticolarmente.
Sindrome del tunnel carpale:
Iniezione con ago 30 G di 3-4 mi di 02 – 03, sono sufficienti 5-6 sedute.
Dietoterapia ed estetica:
La cellulite è un’alterazione del tessuto grasso normalmente presente sotto la cute. Le cause della sua insorgenza sono principalmente :
- la predisposizione familiare a problemi circolatori,
- fattori costituzionali legati all’azione degli ormoni femminili ( estrogeni e progestinici ) che stimolano la ritenzioni di liquidi con accumulo di grasso.
- fattori scatenanti legati alla scorretta alimentazione o all’uso di vestiti troppo stretti, calze a gambaletto, scarpe con tacchi troppo alti o troppo bassi
- fumo e stress.
Secondo le statistiche circa 1’80 % delle donne occidentali è colpito dalla cellulite la quale a seconda della gravità assume un aspetto diverso per cui, schematicamente si distinguono 3 stadi:
PRIMO STADIO è detto edematoso perché si ha una inibizione di liquidi nei tessuti che darà alle zone colpite un aspetto gonfio, teso e molle al tatto;
SECONDO STADIO è detto fibroso perché è caratterizzato da un ispessimento delle cellule grasse che formano degli agglomerati nodulari responsabili della formazione della pelle a ” buccia d’arancia “
TERZO STADIO è detto sclerotico perché caratterizzato da un aggravamento delle condizioni dello stadio fibroso. La pelle si presenta fredda alla palpazione, di colore biancastro ed assume il cosiddetto aspetto a” materasso “
Elettrolinfodrenaggio:
Consiste nell’apporre delle coppie di elettrodi contenuti in spugnette bagnate in soluzione salina, su determinati punti delle cosce e dell’addome: si produce una contrazione dei muscoli che aumenta la capacità di scorrimento della linfa, aiutando così l’organismo ad eliminare le sostanze di scarto.
Acne:
L’applicazione di una miscela gassosa formata da ossigeno e ozono in percentuali ben dosate dice il Prof. PASCA GIANCARLO “CHIROPRATICO” è soprattutto utilizzata nel trattamento della cellulite e dell’acne. Una metodica molto usata perché innocua e inoltre non dà luogo né a fenomeni allergici, né a effetti collaterali, che al contrario possono sempre essere in agguato quando si seguono altri percorsi terapeutici, sia pure di per sé assolutamente validi e lungamente sperimentati.
Ma dell’ossigeno-ozono terapia ( una metodica della quale effettivamente molto si parla in questi tempi) sono conosciute anche le capacità in funzione antibatteric;a, antinfiammatoria e di attivazione del microcircolo.
E’ noto pure il suo utilizzo nel trattamento chirurgico non-invasivo e a-traumatico dell’ernia a disco, per la quale può costruire una valida alternativa all’intervnto chirurgico tradizionale.
Ernie e protrusioni discali lombari:
L’utilizzo dell’02/03 terapia nel trattamento delle ernie discali, sia lombari che cervicali, risale già ad alcuni anni ed è supportato da una buona casistica.
Poiché alla base di queste alterazioni esiste un conflitto, in uno spazio chiuso e limitato, tra la radice nervosa spinale e l’introflessione della massa discale nel canale spinale, occorre considerare come le tecniche tradizionali agiscano sulla struttura discale, non potendo ovviamente agire sul tessuto nervoso. Indebolendo o eliminando quindi tale struttura, si provoca inevitabilmente un cambiamento della biomeccanica di tutta lo colonna.
In particolare i due principali fenomeni che ne conseguono sono:
a) l’aumentato carico delle articolazioni posteriori porta inevitabilmente ad una degenerazione artrosica delle medesime e tale degenerazione si traduce in un più o meno marcato aumento della stenosi dei recessi.
b) la diminuita funzione di assorbimento dello stress meccanico può portare ad un sovraccarico funzionale dei dischi adiacenti e quindi favorire il prodursi di una nuova protrusione discale con relativo conflitto disco-radicolare.
Il trattamento mediante 02/03 terapia prevede un ciclo di 6-12 sedute, ognuna della quali consiste in 2-4 infiltrazioni in regione lombo-sacra le per un totale di 20-40 ml di 03 per ogni seduta.
La regressione della sintomatologia è rapida e completa, i vantaggi rispetto alle altre metodiche tradizionali sono rappresentati soprattutto dall’assenza di effetti collaterali e dall’elevatissima efficacia.
In pazienti con sintomatologie dolorose a carico dell’apparato locomotore e di tipo rachialgico, osteo-artrosico, osteomielitico e post-traumatico, è stata effettuata una terapia antalgica con Ossigeno/Ozono. IL grado di dolore è stato valutato mediante il QUID (Questionario Italiano del Dolore) e le scale categoriali VAS (analogo Visivo) e KEELE (Numerica). I risultati ottenuti dimostrano una buona efficacia antalgica dell’Ossigeno-Ozono Terapia.
Applicazioni:
Colonna vertebrale : lombalgia e cervicalgia dovuti ad ernia discale, con o senza irradiazione agli arti superiori o inferiori, artrosi delle articolazioni, post dischiti, infiammazione dell’articolazione sacroiliaca.
Tecnica: qualora l’ossigeno-ozono terapia venga usata come riflessoterapia, la somministrazione viene fatta per via intradermica con ago di 4 mm nei punti dell’agopuntura, con una concentrazione di 15 ug/ml. Quando invece si vuole agire direttamente sul disco, l’insufflazione viene fatta per via intramuscolare in zona paravertebrale con ago 21 G.
L’ozono passa dal forame intervertebrale per perfusione provocando contemporaneamente un miglioramento della circolazione locale con allontanamento delle sostanze tossiche. Un miglioramento nella diffusione dell’O2 localmente (in particolare nel nervo sofferente); una regressione dell’infiammazione eventualmente presente nell’articolazione posteriore, si ottiene facilmente.
Dall’esame anatomopatologico sembra che l’ozono agisca sul disco provocando la sua degenerazione a seguito del cambiamento del PH, provocando edema interstiziale sia all’anulus fibrosus che soprattutto nei seguenti modi:
- accellerata degenerazione del materiale discale già in fase degenerativa
- formazioni dei capillari
- disfacimento del tessuto discale erniato e del tessuto periferico del anulus fibrosus che comprimono il nervo provocando la sciatica.
In conclusione in base a sperimenti fatti in vitro e che devono essere verificati in vivo, l’ozono accellera un processo che avviene in condizioni normali.
Osteoporosi:
Questa patologia è difficile da trattare perché è lunga e i risultati sono mediocri, ritengo che qui l’ozono offra molto perché a mio parere agisce sia migliorando la microcircolazione sia producendo citochine. Il ruolo di queste ultime nell’osteoporosi è conosciuto. Per esempio si sa che l’interferone blocca lo sviluppo degli osteclasti per cui non si ha perdita di calcio. La somministrazione di ozono avviene tramite la grande autoemo due volte la settimana, in tutto 8 volte.
In aggiunta vengono somministrati Ca e vitamina D.
I risultati sono molto buoni e si ha un aumento della densità del 15-20 % controllata con DPA.
Se si aggiungono i risultati positivi che si hanno negli edemi post-operatori, nelle lesioni trofiche, come coadiuvante nella terapia antibiotica, ecc., si intende quanto estese siano le possibilità terapeutiche dell’ossigeno – ozono.
A parte gli effetti specifici sulle diverse patologie, c’è da sottolineare anche un miglioramento dello stato fisico generale che tutti pazienti riferiscono dalla seconda, terza seduta. Tutte le concentrazioni usate nelle varie patologie sono dettate dalla S.I.O.O.T. ( Società Scientifica di Ossigeno – Ozono Terapia).
Elettrolipolisi mediante Acugreen:
E’ uno dei trattamenti più seguiti per combattere la cellulite!
L’inserimento di aghi sottilissimi, di varia lunghezza nel tessuto adiposo da trattare consente ed agevola il passaggio della corrente prodotta dall’ACUGREEN.
In tal modo vengono superate le difficoltà riscontrate con altri trattamenti effettuati con apparecchiature elettromedicali della precedente generazione.
L’elettrolipolisi effettuata con ACUGREEN si concretizza con vari effetti:
- Destabilizzazione della massa adiposa, che viene ridotta di compattezza e di volume, con riduzione della
- grandezza degli adipociti.
- aumento della diuresi : a seguito del passaggio di elettriti e di acqua dalla
- massa adiposa nel suo complesso, al sistema linfatico e al torrente sanguinio, con incremento dell’attività renale.
- Effetto analgesico :dovuto sia al tipo particolare di corrente impiegata che al modo di introdurla ed utilizzarla nell’organismo. provocando un modesto aumento delle endorfine (effetto agopuntura).
- Stimolazione muscolare: che avviene in modo lieve, non violento, indolore.
- Effetto Joule: aumentando l’attività cellulare a seguito dell’apporto di calorie e della velocità delle reazioni metaboliche
Ultrasuoni:
Si tratta di onde trasmesse sottocute da testine appoggiate sulle zone cellulitiche. Esse favoriscono la disgregazione degli adipotici con aumento della mobilità dei liquidi e delle sostanze di scarto che vengono così smaltite.
Elettronoterapia:
(o correnti di Kotz) E’ un elettro stimolatore muscolare, impiegato nel campo riabilitativo e in quello sportivo del potenzia mento muscolre e approdato recentemente nel campo estetico:
Migliora la fascia muscolare a livello della coscia, dei glutei, del ventre, del seno e del braccio che riacquistando tonicità perduta e quindi la loro funzione di sostegno, ne consegue una minore flaccidità cutanea.
Acido glicolico:
Si è aperto un nuovo capitolo nella dermocosmesi e nell’estetica. L’acido glicolico. dopo ormai tanti anni di esperienza, non è solo una moda, è la risposta a più esigenze.
E’ la soluzione al problema di poter eliminare senza trauma ed in modo efficace lo strato più superficiale della cute. Benefici dell’acido glicolico per uso medico al 70%.
- TRATTAMENTO DELLA PELLE ACNEICA
- PELLE INVECCHIATA – RINGIOVAMENTO VISO
- FOTOINVECCHIAMENTO CUTANEO
- MACCHIE IPERCROMICHE VISO, IN ASSOCIAZIONE CON ACIDO COGICO
- RUGHE E SMAGLIATURE
Questo metodo di utilizzazione dell’acido glicolico. sia nei prodotti per uso topico che il soggetto interessato applicherà a casa su prescrizione secondo il tipo di pelle, sia nell’esfoliazione chimica in studio, offre grandi benefici ai pazienti che desiderano un efficace trattamento cosmetico.
Ipodermini indurative e lipodistrofie localizzate:
L’attività dell’ozono sulla ipodermite indurativa (celluiite) si esplica attraverso diversi meccanismi. L’ozono reagisce con gli acidi grassi di tipo insaturo, cioè con un doppio legame nella catena, e tale reazione porta alla scissione della catena lipicica con conseguente alterazione delle loro caratteristiche. Essi infatti perdono il loro carattere idrofobo diventando idrofili e perciò più facilmente eliminabili.
Un altro effetto determinante dell’ozono è quello sui globuli rossi, la cui membrana è composta strutturalmente da proteine, idrati di carbonio e fosfolipidi. L’ozono reagisce con la parte idrofoba dei fosfolipidi con una reazione di perossidazione che ha come conseguenza un aumento della carica negetiva della membrana eritrocitaria. Inoltre l’accorciamento delle catene lipidiche costituenti la membrana eritrocitaria porta ad un “rilasciamento” della struttura molecolare della membrana stessa.
Queste reazioni hanno una notevoile influenza sulla viscosità del sangue e sulla deformabilità e tendenza all’ampilamento degli eritrociti. Specie in condizioni di bassa velocità di flusso, come avviene nella patologia ostruttiva aterosclerotica, diebetica o ceillulitica, un aumenro di viscosità si dimostra fattore aggravante del quadro clinico. Al contrario la diminuzione della viscosità può portare ad un netto miglioramento del quadro clinico con riequilibrio delle condizioni di flusso nel territorio ischemico.
La tendenza all’ampliamento degli eritrociti è praticamente abolita dopo ozono-terapia, come dimostrato dai vari autori, sia direttamente al microscopio, sia indirettamente per la significativa diminuzione della VES.
Un altro effetto fondamentale dell’ozono è quello sul metabolismo intracellulare dell’eritrocita. L’accelerazione della glicolisi per ossidazione dei coenzimi NADH e NAD porta ad una meggiore produzione di 2,3-difosfoglicerato che accentua la cessione di ossigeno ai tessuti da parte dell’emoglobina.
Un studio multicentrico, prospettico, randomizzato, volto a considerare l’efficacia e la tollerabilità dell’02/03 terapia a confronto con altra metodica, valutando la circonferenza delle zone affelte, la temperatura della cute, ed il giudizio clinico complessivo ha dimostrato come l’O2/O3 terapia presenti una efficacia significativamente maggiore rispetto all’applicazione della metodica di controllo. Anche sotto l’aspetto della modalità di applicazione l’Ossigeno-Ozono terapia viene valutata dai pazienti in maniera nettamente più favorevole rispetto agli altri metodi terapeutici, come dimostrato dal giudizio di accettabilità.
Il numero delle applicazioni varia da un minimo di 10 ad un massimo di 20 con frequenza mono- o bi-settimanale a giudizio del medico. Sarà poi utile durante l’arco dell’anno programmare sedute di mantenimento, che possono avere una frequenza bi-mensile. Tale programmazione terapeutica è spesso sufficiente a mantenere una circolazione venosa e linfatica compensata evitando il riformarsi della lipodistrofia.
Oggi l’O2/O3 è sicuramente una metodica molto efficace ed ampiamente studiata nell’ipodermite indurativa (celllulite) e risponde a tutte le garanzie di sicurezza ed efficacia richieste dalla moderna medicina estetica.