Ossigeno-ozono terapia

Ossigeno-ozono terapia
Cos’è

leonardo
l’Ossigeno-Ozono Terapia: è una terapia basata sull’erogazione di una certa quantità di ossigeno-ozono nell’organismo, attraverso varie tecniche e, su alcune patologie, ha permesso di ottenere dei risultati terapeutici insperati, grazie a:
– azione antidolorifica
– incremento delle difese immunitarie
– ottimizzazione dell’utilizzo dell’ossigeno nel sangue con effetto   rivitalizzante
– effetto coadiuvante nella cura della depressione

Le vie di somministrazione:
la somministrazione può avvenire in maniera: –

locale: mediante applicazione di una campana di vetro o di un sacchetto di plastica reso opportunamente stagno, in cui viene fatto fluire l’O2/O3.
– sistemica: viene abitualmente iniettato per via intramuscolare, sottocutanea e intrarticolare.
– con l’utilizzo dell’autoemoinfusione: eseguita prelevando sangue venoso che, convogliato in un contenitore, viene trat­tato con la miscela 02/03 e successivamente reinfuso.

Tossicità ed effetti collaterali:

non esiste alcun tipo di effetto collaterale, se tale trattamento è correttamente applicato; inoltre non causa nessun tipo di reazione allergica. Negli ultimi anni, nonostante un notevole incremento di questa metodica, non si sono registrati effetti collaterali o indesiderati, il che conferma come questa terapia sia priva di pericoli, se eseguita da medici preparati da corsi appositi e certifi­cati SIOOT. Non genera dipendenza.

Le apparecchiature:
le apparecchiature per la produzione dell’ossigeno-ozono de­vono rispondere a particolari requisiti di qualità che sono previsti dalla Società Scientifica Italiana di Ossigeno-Ozono Tera­pia e devono essere classificate secondo le disposizioni del Ministero della Sanità.

Patologie vascolari:
questa terapia è indi­cata nel trattamento di problemi di circola­zione sia arteriosa sia venosa e nelle ulcere da decubito e croniche dove si associa l’effetto disinfettante dell’Ozono che favo­risce l’azione trofica e la riepitelizzazione dei tessuti. In particolare, grandi vantaggi si hanno nel trattamento delle patologie del microcircolo (gambe gonfie e pesan­ti), cefalee vasomotorie e/o a grappolo e la maculopatia degenerativa, vasculopatia microcavernosa da stasi.

Patologie ortopediche:
in numerose pato­logie a carico dell’apparato Osteo­articolare e Muscolo-Scheletrico, caratte­rizzate da spiccata sintomatologia dolorosa, la terapia viene utilizzata con ottimi risultati. Il suo impiego è efficace sia nelle affezioni acute a manifestazioni in­fiammatorie, sia in quelle degenerativo­croniche. I risultati ottenuti evidenziano una spiccata efficacia nelle patologie a ca­rico delle piccole articolazioni quali quelle delle mani e dei piedi.

Ernie e profusioni discali, lombari e cervicali:
poiché alla base di queste alterazio­ni c’è un conflitto, in uno spazio limitato, tra la radice nervosa spinale e la massa di­scale nel canale spinale, le tecniche tradi­zionali agiscono sulla struttura discale, in­debolendo o eliminando, quindi, tale strut­tura e quindi col rischio di una degenera­zione artrosica e di una nuova protrusione e relativo conflitto disco-radicolare. La re­gressione della sintomatologia è rapida e completa, i vantaggi rispetto alle altre me­todiche tradizionali sono rappresentati so­prattutto dall’assenza di effetti collaterali e dall’elevatissima efficacia. Le tecniche percutanee sono utilizzate da molti anni per la riduzione delle ernie discali e protei­che.

Osteoartrosi:
l’osteoartrosi è “la principa­le malattia invalidante” del mondo ed inte­ressa circa il 10% dell’intera popolazione mondiale, e il 50% di quella oltre 60 anni. Ad essa è dovuta la riduzione delle capaci­tà lavorative e il normale svolgimento delle più comuni attività quotidiane, quali quelle domestiche o quelle legate alla cura della persona. Esso insorge dapprima solo duran­te il movimento articolare, specialmente dopo immobilità, al risveglio mattutino o per movimenti nel sonno, con carattere lancinante. In fasi più tardive compare an­che a riposo, favorito da precedente abuso articolare o da cambiamenti meteorologici. Grazie alla sinergia fra le cure storiche e quelle all’ozono, si evidenzia un netto mi­glioramento nell’osteoartrosi sia per ciò che riguarda la funzione, sia per il dolore. Si viene così a spezzare il circolo perverso rappresentato da: alterazione morfologica, osteomieliti, rigidità articolare, dolore, contrattura muscolare antalgica, deficit funzionale. L’Ozono oltre ad abbassare co­stantemente la sintomatologia dolorosa, favorisce il rilassamento delle fasce musco­lari coinvolte con conseguente recupero nella flessibilità e funzionalità complessiva.

Medicina sportiva:
in ambito sportivo ci si trova di fronte a diverse patologie che pos­sono trovare nell’02/03 un valido supporto terapeutico. Già da alcuni anni questa me­todica viene infatti utilizzata con successo in atleti di diverse discipline: calcio, cicli­smo, atletica leggera, pallavolo, rugby, basket, sci, … In concomitanza delle più frequenti patologie a carico dell’atleta si trattano pertanto: lombalgie, ernie discali, borsiti, distorsioni, epicondiliti, fibromial­gie, talalgie tendinopatie.

Medicina fisica e riabilitativa:
a fianco di procedimenti fisioterapici, si prevede l’impiego di metodiche fisiche quali l’energia tecnica, quella elettrica, quella luminosa e quella meccanica. In tale ambi­to si può collocare l’Ossigeno-Ozono quale terapia emergente sia nel trattamento di specifiche patologie in corso, sia in ambito strettamente riabilitativo. Le proprietà an­tinfiammatorie dell’Ozono determinano risultati positivi anche nel trattamento del­le osteocondriti, delle arteriopatie croni­che degenerative, delle gonartrosi e delle coxartrosi; nelle condizioni in cui incappa­no spesso gli sportivi, trovando infiamma­zione e dolore. Da non trascurare, infine, è la capacità dell’Ozono di agire da decon­tratturante nei distretti in cui persistono esiti di traumi o di attività motoria eserci­tata in modo non corretto.

Arteriopatie periferiche:
la terapia è indi­cata nei problemi di circolazione arteriosa, per il suo effetto positivo sulle condizioni di insufficiente apporto di O2 ed in particolare nei confronti delle arteriopatie obliteranti caratterizzate da claudicatio intermittens, con dolore, cianosi e gravi alterazioni trofi­che, angiosclerosi arteriosa cavernosa, e conseguente disfunzione erettile.

Malattie venose, ulcere trofiche:
qui nel trattamento dell’insufficienza venosa cro­nica, si opera ormai da tempo riscontrando risultati positivi, con evidenti miglioramenti sia sotto l’aspetto funzionale che estetico. I pazienti trattati con ozonoterapia hanno evidenziato un miglioramento della condi­zione vascolare di entità significativamente maggiore, a parità di tempo, o significati­vamente più rapida a parità di effetto, ri­spetto al trattamento di riferimento. L’efficacia dell’Ozono nel trattamento di piaghe ed ulcerazioni è stata dimostrata ottenendo disinfezione delle lesioni e con­seguente effetto trofico. A riprova della consolidata efficacia di questa terapia, è il suo avvenuto inserimento nel prontuario sanitario della Regione Lombardia.
Ipodermiti indurative e lipodistrofie localizzate (cellulite):
le lipodistrofie loca­lizzate e le ipodermiti indurative (Pannicu­lopatie) sono diverse manifestazioni di un problema medico vero e proprio: la celluli­te. Questa è una condizione patologica e non un semplice inestetismo e pertanto de­ve essere trattata in tempo con una terapia medica adeguata, e l’unica metodica che presenta risultati scientificamente verifica­bili ed accettati è rappresentata dall’02/03 terapia.